ambiente interno

Ambienti interni

Nota: i monitoraggio degli ambienti interni è stata una delle attività del progetto Wifi4Energy, concluso nel 2012. Al momento (marzo 2015) non sono in corso misure di monitoraggio degli ambienti interni se non per l'Aula 1. Le informazioni riportate, pertanto, hanno valore solo se riferite al biennio 2010-2012.

I sensori WSN di tipo commerciale (TelosB-IV) installati nei differenti locali misurano l'illuminamento interno dell'ambiente E (lx), la temperatura dell'aria interna Ti (°C) e l'umidità relativa dell'aria interna UR (%). Quest'ultimi parametri sono utilizzati per la valutazione del comfort termico, tramite il calcolo dell'indice PMV (Voto medio previsto) e PPD (Percentuale prevista di insoddisfatti). Inoltre, i sensori WSN di tipo customizzato installati nei locali uffici e aule di grandi dimensioni consentono anche la verifica della presenza degli utenti negli uffici e la misura della concentrazione di CO2 (ppm) nelle aule.

Le grandezze fisiche sono monitorate con il seguente scopo:

  1. L'illuminamento interno consente di valutare se la quantità di luce naturale sia sufficiente a garantire lo svolgimento delle normali attività previste nell'ambiente. Quando questa condizione non è soddisfatta si renderà necessario accendere gli apparecchi di illuminazione artificiale presenti nei locali.
  2. La temperatura dell'aria rappresenta il principale parametro da cui dipende il comfort termoigrometrico delle persone, in quanto da essa dipendono i principali scambi termici fra l'individuo e l'ambiente circostante.
  3. L'umidità relativa, soprattutto d'estate, è anch'esso un fattore importante nella definizione delle condizioni di comfort termoigrometrico.
  4. Attraverso la rilevazione della presenza degli utenti è possibile adottare diverse modalità di regolazione degli impianti, in modo da evitare inutile consumo di energia per illuminazione, ventilazione, etc. quando l'ambiente è vuoto.
  5. La concentrazione di anidride carbonica è un ottimo indicatore della qualità dell'aria in ambienti interni, quando la principale fonte di inquinamento sono le persone stesse. Negli ambienti di grandi dimensioni con affollamento variabile come le aule scolastiche, il suo valore permette di modulare, ad esempio, la portata di ventilazione.
  6. A partire dai valori di temperatura dell'aria, temperatura media delle pareti, della velocità dell'aria, e dell'umidità relativa, e ipotizzando un certo tipo di vestiario e attività della persona è possibile calcolare il cosiddetto PMV, ovvero Voto Medio Previsto: è un indice di valutazione dello stato di comfort termoigrometrico di un individuo. I valori di PMV negli ambienti del Politecnico sono stati calcolati con alcune ipotesi semplificative (temperatura pareti uguale alla temperatura dell'aria, velocità dell'aria nulla).
  7. Legato al valore del PMV è quello del PPD, che rappresenta la Percentuale Prevista di persone che si dichiarano Insoddisfatte delle condizioni termoigrometriche. E' stato riscontrato sperimentalmente che quando vi sono molte persone in un ambiente, anche se il voto medio previsto è zero vi è sempre almeno un 5% di insoddisfatti.